Il Rifugio Motola: la storia

Il Rifugio Motola si trova a 1043 metri sul livello del mare. Immerso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni, in una cornice davvero unica che vede a nord-est la Sella del Corticato e il Monte Cocuzzo delle Puglie (1428m).

Il Rifugio viene costruito nel 1950 come caserma della Forestale, una struttura in pietra utilizzata come ricovero, con il tempo abbandonata e mai più utilizzata. Nel 2000, il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni ristruttura il rifugio e lo consegna al comune di Sacco, ma resta chiuso fino al 3 ottobre 2020 quando la Società Cooperativa ArcheoArte lo apre e lo restituisce al territorio.

Il Rifugio Motola prende vita da un progetto molto più ampio ideato dalle ragazze di ArcheoArte. Un luogo adatto a chi ama la montagna e la vuole vivere in tutte le sue forme, dall’escursionismo agli amanti degli animali e della natura in generale.

Per questo, oltre ad essere un punto di accoglienza CAI, si trova sul tratto del Sentiero Italia S04, il Rifugio Motola diventa anche un’aula outdoor per gli amanti della fotografia, della flora e della fauna, ed ecco le Esperienze del Rifugio.

VIVI IL MOMENTO

Ogni attimo può diventare speciale. Ciò che vogliamo offrirvi è..

ACCOGLIENZA

ATTIVITA'

PANORAMA

QUALITA'

Le esperienze portano i visitatori della Sella del Corticato a vivere in tutto e per tutto il territorio: si potranno mungere le capre e le mucche con i pastori del luogo, fare il sapone con la lavanda del Cervati e dei Monti Alburni, fare il formaggio, si potrà filare la ginestra dopo la raccolta: insomma, una serie di attività che faranno vivere emozioni e sensazioni uniche.

Oltre le esperienze, il Rifugio Motola offre una serie di laboratori da proporre a scuole, campi scuola e centri estivi, come ad esempio l’orienteering, la riproduzione di manufatti in argilla, gli intrecci vegetali, e l’osservazione degli astri in notturna.

La struttura ha 8 posti letto, cucina in autonomia, con rifornimento energetico tramite pannello solare, questo perché ci teniamo alla sostenibilità ambientale e a rispettare il posto in cui è ubicata la struttura.

Non vi sono dispositivi elettronici per scelta, e noi preferiremmo che le foto le faceste con la fotocamera non con il telefono perché al rifugio il tempo si immortala con gli occhi e con il cuore.

ESPERIENZE

ESCURSIONI

SENTIERI